07/07/2004: News - Concerti ed esibizioni live Alanis porta chaos a Faenza tra sound alternativo Articolo dal 'Corriere Romagna'
FAENZA - Con il “cosiddetto caos”, parafrasando il titolo del suo ultimo album (So called chaos), ha venduto oltre un bel po’ di dischi in tutto il mondo. Ed è lo stesso caos fatto di melodie ricercate e testi raccontati da una voce che sa come toccare le corde dell’anima, che trasformerà un’anonima serata di mezza estate in un evento. Questa sera Faenza apre il suo cuore, piazza del Popolo, ad Alanis Morissette, nella prima delle due date italiane del tour (l’altra è in programma il 10 luglio a Taormina).Il nuovo corso di una città che aspira ad ospitare grandi concerti, parte con un’artista il cui primo disco, Jagged little pill, ebbe un effetto dirompente nel panorama musicale mondiale. Naturale evoluzione per una ragazza che sin da bambina suonava il piano e componeva canzoni. La stessa che da adolescente aveva firmato i primi contratti e inciso due album. Irrequieta e diretta, ha rapito un’intera generazione - che si è identificata in lei e nelle sue canzoni - divenendo l’icona del rock alternativo a soli 21 anni.Un esordio esplosivo che presto le presentò il conto; il successo esagerato, le attenzioni morbose dei media, l’inquietudine dettata dal difficile rapporto con lo sfavillio ipocrita del mondo dello spettacolo, la spinse a sparire dalle scene per due anni per cercare sè stessa. Tornata dall’India, si presentò ai suoi fan con Supposed former infatuation junkie consegnando al pubblico la nuova versione di Alanis Morissette, decisamente più incline all’introspezione. Il risultato fu una bellissima raccolta di brani che non raggiunse, in termini di vendite, la prima ma che segnò una raffinata crescita stilistica rappresentata da quella che, insieme ad Ironic, è forse la sua canzone più bella, That I would be good. Brani che ripropose in versione acustica, esaltandone l’atmosfera, nel primo cd live, Mtv Unplugged. Fu quello lo spartiacque della carriera della 30enne cantautrice canadese. La freschezza e l’energia lasciarono spazio ad una consapevolezza più matura. Il suo piglio battagliero, controcorrente, iniziò a scemare senza intaccarle le speranze di un futuro migliore. Dopo la tragedia dell’11 settembre, che le ispirò Utopia, e la rabbia contro il genere maschile dell’album Under rug swept (anticipato dal singolo Hands clean), Alanis mostra di aver trovato una sorta di equilibrio, una pace interiore che le permette di convivere con una parte di mondo contro la quale, agli esordi, alzava la voce. Un’accettazione, una presa di coscienza dei limiti umani, che non le ha tolto la voglia di sognare. Così, dopo il dvd/documentario live Feast on scraps pubblicato nel 2003, Alanis è tornata alla ribalta con So called chaos, dieci brani che si concludono con Everything, singolo orecchiabile che ricorda la Morissette della prima fase.
Gianluca Rossi |