06/04/2004: News - Interviste e dichiarazioni Un finto strip contro il puritanesimo USA Durante la serata dei Juno Awards
Ha fatto il verso a Janet Jackson ma soltanto per prenderla
in giro. O meglio, per stigmatizzare il puritanesimo degli Usa sconvolti per lo
strip fuori programma della pop star americana. La cantante canadese Alanis Morissette esibendosi a
Edmonton, in Alberta, nella notte dei Juno Awards (gli Oscar della musica
canadese) si è spogliata nuda sul palco. O quasi. Il tuffo al cuore degli
spettatori si è tramutato ben presto in una risata: aguzzando la vista il
pubblico ha riconosciuto un costume rosa che esponeva falsi capezzoli e una
caricaturale cascata di pelo pubico.
Il divertente strip ha un messaggio tagliente. "Viviamo in
un Paese - ha commentato la Morissette riferendosi alla recente disavventura di
Janet Jackson - dove il corpo umano è considerato bello e non abbiamo paura di
un seno scoperto".
La rockstar americana ha finito il suo show nell'intervallo
dell'ultimo superbowl mostrando alle telecamere e ai miliardi di telespettatori
un seno al vento scatenando interminabili polemiche e voglie di censura da parte
dei principali network americani.
La regia canadese del Superbowl ha indugiato più a lungo sul
seno galeotto della Jackson e la scena è stata ripetuta con gran gusto dai
network nazionali nei giorni successivi. Lo scandalo suscitato dall'episodio nei
"puritani" Stati Uniti, a nord del confine ha suscitato sorrisi, ironia e anche
un po' di rabbia.
La Morissette, che al termine della sua esibizione ha
lasciato cadere il lungo vestito in cui era avvolta, ha detto di aver voluto
ridicolizzare la censura americana dell'episodio. "Sono orgogliosa di poter
vivere in un Paese in cui è possibile mostrare il mio corpo".
La cantante ha rincarato la dose criticando le stazioni
radiofoniche Usa che l'hanno costretta a togliere la parola "asshole" da una
delle sue canzoni. "Vivono in un momento in cui hanno paura di tutto", ha detto.
[da rai.it] |