Who, who am I to be blue?
Look at my family and fortune.
Look at my friends and my house.

Who, who am I to feel dead? And
who am I to feel spent?
Look at my health and my money.

And where, where do I go to feel good?
Why do I still look outside me
when clearly I've seen it won't work?

Is it my calling to keep on when I'm unable?
And is it my job to be selfless, extraordinaire?
And my generosity has me disabled
by this my sense of duty to offer.

And why, why do I feel so ungrateful?
Me who is far beyond survival.
Me who's seen life as an oyster.

Is it my calling to keep on when I'm unable?
And is it my job to be selfless, extraordinaire?
And my generosity has me disabled
by this my sense of duty to offer.

And how, how dare I rest on my laurels?
How dare I ignore an outstretched hand?
How dare I ignore a third world country?

Is it my calling to keep on when I'm unable?
And is it my job to be selfless, extraordinaire?
And my generosity has me disabled
by this my sense of duty to offer.

Who, who am I to be blue?

Chi, chi sono io per essere triste?
Guarda la mia famiglia e la mia fortuna.
Guarda i miei amici e la mia casa.

Chi, chi sono io per sentirmi morta? E
chi sono io per sentirmi esausta?
Guarda la mia salute e il mio denaro.

E dove, dove vado per sentirmi bene?
Perché guardo ancora al di fuori di me
quando ho capito chiaramente che non funzionerà?

E' la mia vocazione proseguire quando non ne sono capace?
Ed è il mio lavoro essere altruista, straordinaria?
E la mia generosità me l'ha impedito
da questo mio senso del dovere da offrire.

E perché, perché mi sento così ingrata?
Io che sono molto oltre la sopravvivenza.
Io che vedo la vita come un'ostrica.

E' la mia vocazione proseguire quando non ne sono capace?
Ed è il mio lavoro essere altruista, straordinaria?
E la mia generosità me l'ha impedito
da questo mio senso del dovere da offrire.

E come, come oso riposare sui miei allori?
Come oso ignorare una mano protesa?
Come oso ignorare un paese del terzo mondo?

E' la mia vocazione proseguire quando non ne sono capace?
Ed è il mio lavoro essere altruista, straordinaria?
E la mia generosità me l'ha impedito
da questo mio senso del dovere da offrire.

Chi, chi sono io per essere triste?